Malattie psichiche🔁somatiche - INCONSCIO E MEMORIA IMPLICITA


Abstract

INCONSCIO E MEMORIA IMPLICITA

I fisici, W. Heisemberg, C. Rovelli e altri pionieri della fisica quantistica, hanno capovolto la prospettiva tradizionale: una realtà che se ne sta ferma di fronte a noi non esiste. Non sono soltanto i limiti della nostra capacità di percepire e conoscere a darci una visione parziale delle cose, a non permetterci, neppure con strumenti e tecniche straordinari, di conoscere tutto.

Sono le “cose” stesse a modificarsi di continuo, perché per loro natura agiscono costantemente le une sulle altre, creando una realtà, che è sempre movimento, assolutamente inscindibile dalle tecniche di conoscenza.
Oggi, pensare che la realtà se ne sta lì immobile di fronte a noi, mentre noi poco per volta la conosciamo tutta, è di una ingenuità sconcertante.
Il problema mente corpo non c’è.
Diventa insensato cercare corrispondenze, legami reali, esistenti per davvero, li una volta per tutte, tra mente e corpo.

Pionieri della psicoanalisi, J. e A.M. Sandler, ipotizzano che gli esseri umani siano guidati da “ricordi impliciti” (ecco la memoria implicita, non passibile di ricordo) di esperienze patogene, che danno luogo a vissuti sensoriali ingovernabili, inconsciamente replicati nei sentimenti e nei sintomi attuali, i quali appunto sono “stampi dinamici” di esperienze precoci.

I Sandler costruiscono un modello a partire dalle considerazioni fatte sulla memoria intesa come costrutto teorico, e non come archivio; come funzione dell'intero organismo, processo di ricategorizzazione e interazione, basato su esperienze motorie ‘reali', costituito da aspetti soggettivi e oggettivi (reti neurali).

Il modello dei Sandler è affascinante, spiega bene da un punto di vista clinico gli effetti dei traumi precoci.
Ma il vero Inconscio (in senso forte, strutturale) non corrisponde affatto al processo di ricategorizzazione chiamato memoria implicita!!!

L’inconscio è i processi somatici (Freud, Compendio), ignoti per sempre, intesi come corpo, come pura energia, a cui nessuna scienza può mai arrivare!

La psicoanalisi compie un'operazione straordinaria: provando a interpretare con la sua pratica questo corpo "infinito’' (infinito in senso matematico), scopre la fallacia di ogni modello teorico, di ogni interpretazione e arriva al punto in cui niente si può più rappresentare.
È il vuoto costitutivo, l’eccedente impensabile, l'ombelico del sogno in Freud, il Reale in Lacan, O in Bion…

Possiamo attaccarci in modo letterale a misurazioni, euforici al ritrovamento di legami oggettivi, reali, tra mentale e corporeo, ma veniamo puntualmente sconfessati dalla stessa decostruzione di oggettività che ci ha dato la fisica quantistica.

Ci troviamo di fronte a fenomeni la cui vertiginosa dimensionalità non ha rappresentazione possibile.
Questo è l’Inconscio.
È l’irrapresentabile, che avvolge il rappresentabile: non riducendosi mai ad esso, ne rende possibile l’impresa.

Autore: Dott.ssa Claudia Peregrini
Tel: 00393397469709
E-Mail: c_peregrini@yahoo.it
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