Malattie fisiche🔁psichiche - VIVIAMO IN UNA BOLLA DI SAPONE
Abstract
(Dopo la Psicosomatica) VIVIAMO IN UNA BOLLA DI SAPONE
Una certa cultura e un certo linguaggio portano a credere che sia reale solo ciò che in qualche modo cade sotto i cinque sensi e inducono ad allucinare una sorta di scissione profonda tra il cosiddetto mondo materiale e il mondo astratto. Pensiamo alle malat-
tie. Sono fisiche se si possono vedere in qualche modo e misu-rare, psichiche se sono invisibili.
Ma anche questa è una bolla di sapone, una trappola. La presenza o l'assenza di 'materia' dipende dal 'livello' al quale una 'struttura’, un 'sistema', vengono osservati e soprattutto dagli strumenti con cui li si osservano, dalle teorie di riferimento…
Si tratta cioè sempre di una lettura.
Oggi, per esempio, possiamo dire che una certa parte dello spettro autistico è legata a qualcosa di fisico, di neurotrasmettitoriale , perché ci siamo dotati di capacità molto
sofisticate di lettura del cosiddetto mondo dei neurotrasmettitori, che prima non avevamo.
Non è mai una questione tutto-o-niente, fisico o psichico, concreto o astratto.
È semplicemente una questione che possiamo definire, in un rimando continuo, psichica e fisica, e viceversa, fisica e psichica; micro e macro, e viceversa, macro e micro. Dipende solo dal vertice di osservazione, o, meglio, dal momento di scorrimento del nastro di Möbius in cui ci situiamo. Lo vediamo bene nel libro
Il Corpo e il Senso (Dopo la Psico-somatica).
Ha ragione il matematico Hofstadter:
Noi tracciamo confini concettuali attorno alle entità che percepiamo con maggior facilità, e nel far questo ci ritagliamo su misura quella che ci sembra essere la realtà.
Siamo piccoli miracoli di autoreferenza, crediamo in cose che si disintegrano appena ci mettiamo a cercarle, ma, quando non le cerchiamo, sono assolutamente reali….
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