Malattie fisiche🔁psichiche - DOPO LA PSICOSOMATICA
Abstract
DOPO LA PSICOSOMATICA
Proviamo a uscire dal nostro abituale modo di pensare.
Non trattiamo più l’interno ( la psiche) e l’esterno (il corpo, l’ambiente) come cose già costituite.
Rinunciamo a questo nostro solito pensiero ingenuo.
Psiche e corpo, così come li sto dicendo, non sono affatto cose. Sono il prodotto di una scansione fatta dalla lingua che, proprio per la sua struttura, crea il dentro e il fuori, mai totalmente divisi, nè totalmente uniti, ma in reciprocità e alternanza.
Nel senso che l’interno può essere tale solo rispetto a un esterno compresente, e viceversa.
Non esistono una provenienza e a una destinazione precise, esiste una continua oscillazione, una vibrazione, un “varcare”, che non accade affatto tra luoghi prestabiliti e porta continuamente l’esterno a internarsi e viceversa.
Mente e corpo non possono che essere sempre e solo insieme, in alternanza.
Non sono cose (res o substantia), sono
MOVIMENTI immaginati con il nostro discorso. Esistono, eccome se esistono, ma solo come prodotti del nostro discorso. È la lingua che li “crea”, distinti, uno dopo l’altro.
Riflettiamo ancora un momento.
Pensavamo che il mondo fisico (esterno) e l’apparato psichico (interno) fossero oggetti che ci fossero per davvero, collocati in qualche spazio fuori di noi. Abbiamo cercato per tanto tempo come ricongiungerli, come comare il famoso gap mente corpo.Abbiamo trovato mille vie. Una in particolare, attraverso le ricerche fondamentali sulla memoria.
Adesso scopriamo invece che mente e corpo sono nozioni, formazioni, prodotti psichici, oggetti che, pur sembrandoci realmente esistenti, in realtà sono strettamente connessi al pensiero e al linguaggio.
A questo punto, cosa resta del
PROBLEMA MENTE CORPO?
E DI TUTTA LA PSICOSOMATICA?
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